QUANDO LA BUROCRAZIA VINCE SUI DEBOLI.

  

Quando la burocrazia vince sui più deboli

              

L’incredibile storia di un pensionato di S.Marco in Lamis

 

Una storia al limite dell’assurdo, quella di un ottantatreenne, originario e residente a San Marco in Lamis.

Costretto su una sedia a rotelle, portatore di un defibrillatore automatico, si presenta nell’aprile 2014 alla visita dinanzi alla Commissione Medica della ASL di Foggia  per l’accertamento dell’Invalidità Civile che da’ il diritto all’indennità di accompagnamento.

Ebbene dopo più di un mese arriva il verbale della Commissione: riconosciuto invalido al 100% ma senza il diritto all’indennità di accompagnamento.

Il povero pensionato ha così deciso di rivolgersi all’Associazione ‘Difesa Salute’ per vedere salvaguardati i suoi diritti.

“In veste di Presidente dell’Associazione Difesa Salute – dichiara l’avvocato Giuseppe Placentino – ringraziamo il pensionato che si è rivolto alla nostra associazione. Ebbene, denunciamo l’assurdità della decisone della Commissione Invalidi Civili. Siamo passati da un eccesso all’altro, in senso contrario. Mentre prima i falsi invalidi ottenevano ingiustificati arricchimenti, con il beneplacito di disonesti medici pronti a certificare mendaci patologie, ora neppure i veri invalidi hanno giustizia. Stiamo predisponendo – conclude – il ricorso all’Autorità Giudiziaria competente, ma nel frattempo denunceremo per danno erariale ogni singolo componente della Commissione Invalidi Civili della ASL di Foggia alla Corte dei Conti, Sezione pugliese,  in caso di condanna dell’INPS, all’esito del giudizio dinanzi al Tribunale di Foggia, al pagamento degli interessi legali, della rivalutazione e delle conseguenti spese legali”.

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